venerdì 26 novembre 2010

BLOG


Occhi d'Ambra ha un blog tutto suo. Eccolo: http://occhidambra.blogspot.com/

Citazioni


"I nomi non hanno niente a che fare col romanticismo... La storia d'amore più emozionante e tragica che conosca era tra un uomo di nome Silas Twingletoe e una donna di nome Kezia Birtwhistle."

“Che farebbero le donne se il mal di testa non fosse mai stato inventato? È il malanno più conveniente del mondo. Può venire all'improvviso e andarsene al momento opportuno. E nessuno può dimostrare che non ce l'abbiamo davvero.”

"Se riesci a sedere per mezz'ora in silenzio con qualcuno e sentirti 'abbastanza bene', tu e quella persona potrete essere amiche. Se no, non sarete mai amiche ed è inutile anche solo provarci."

Lucy Maud Montgomery

lunedì 22 novembre 2010

Un amore immortale


LEI

di Henry Rider Haggard

Copertina di Giustina Porcelli

Una famiglia antichissima si tramanda d venti secoli un misterioso coccio sul quale l'antica principessa egizia Amenartas racconta ai suoi discendenti la sua storia d'amore col bellissimo Callicrate, interrotta tragicamente dall'incontro con una misteriosa regina dotata di straordinari poteri. Più di duemila anni dopo Leo Vincey, ultimo e affascinante discendente di quella famiglia, riceve il coccio e decide di partire per l'Africa a far chiarezza su quel mistero. Scoprirà un regno perduto, una regina bellissima e immortale e una storia d'amore che sfida il tempo e il destino. Ma Leo è davvero la reincarnazione dell'antico Callicrate? E l'inquietante e seducente regina Ayesha, che attende da duemila anni il suo ritorno nelle abbandonate catacombe di Kôr, è realmente la donna della sua vita? Una donna forte e potente, il mistero della vita, della morte e del tempo, e un amore più forte di tutto questo, in un libro che è un vero classico dell'avventura.
Lei è uno dei romanzi d'avventura più famosi di tutti i tempi: dalla sua prima pubblicazione, nel 1886, ha venduto oltre 83 milioni di copie in 44 lingue. Il suo autore, Henry Rider Haggard, è fra i più famosi scrittori del genere, ed è anche l'ideatore di Allan Quatermain, avventuriero ed esploratore precursore di personaggi come Indiana Jones.
Il romanzo è raccontato in prima persona da uno dei suoi protagonisti, Horace Holly, professore universitario e tutore legale di Leo, tanto brutto quanto Leo è bello, ma abbastanza intelligente e sensibile per comprendere ciò che a Leo, bello e innamorato, può sfuggire. Però indubbiamente il personaggio più forte è quello che dà nome al libro: Lei, Ayesha, Lei-cui-bisogna-ubbidire. Misteriosa regina di un regno abbandonato e di un popolo lugubre e inquietante, Ayesha conosce i segreti della natura e sembra aver sconfitto la morte. Bella e potente, affascinante e saggia, irresistibile e seducente, tremenda ma anche incredibilmente tenera nei suoi slanci d'amore, è l'incarnazione idealizzata della donna forte che ammalia ma anche spaventa (non per nulla viene anche citata nell'Interpretazione dei Sogni di Sigmund Freud). Il suo amore per il bel Callicrate è la molla che la spinge ad affrontare le potenze della natura e del tempo per superarle. E che coinvolge i personaggi del libro in un'avventura incredibile. Lei è il primo di una serie di quattro libri che vedono Ayesha protagonista. Gli altri tre sono Ayesha, Lei e Allan e Figlia della Saggezza.
Haggard l'ha immaginata come "una donna immortale ispirata da un amore immortale". Ha una forza simbolica straordinariamente incisiva, perché rappresenta i desideri ma anche le paure degli uomini (specialmente d'epoca vittoriana... ma non solo!) nei confronti delle donne. Ayesha è angelo e demone, è ostentatamente sexy, una vamp, una femme fatale capace di sedurre e far innamorare, ma il suo potere, la sua forza, ben lontane dall'ideale della donna debole e bisognosa di protezione di tanti romanzi e racconti, la rendono in un certo senso inquietante e anche molto moderna. È una donna splendida, autonoma e colta. Nessun uomo può resistere alla sua bellezza, ma soprattutto al suo intelletto e alla forza della sua volontà. Un sogno, ma anche un incubo per molti.
Secondo molti studi Ayesha incarna le paure e i desideri dell'uomo di fine Ottocento nei confronti delle donne istruite e forti dei primi movimenti femministi. Paure e desideri antichissimi e tuttora attuali, in realtà.
Però, per quanto strano possa sembrare, per idearla Haggard si è ispirato a... una bambola. Una bambola di pezza che da piccolo terrorizzava lui e i suoi fratellini e che la sua tata usava per minacciarlo e costringerlo a ubbidire.
Lei ha influenzato molto anche autori quali Rudyard Kipling, Henry Miller, Graham Greene e J.R.R. Tolkien, e ha avuto un forte impatto sulla narrativa fantasy in generale. Nel 1965 ne è stato tratto un film che vedeva la bellissima Ursula Andress nei panni della misteriosa Ayesha.
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